Il business travel e le tendenze emergenti nel 2022

La maggior parte dei lavoratori e dei viaggiatori d’affari concorda sul fatto che la pandemia ha fatto percepire sempre più un bisogno di contatto umano. Infatti, l’84% dei business travellers intervistati dalla U.S. Travel Association sostiene che farà almeno un viaggio per partecipare a convegni o conferenze in presenza nei prossimi sei mesi.

Non c’è modalità di meeting che possa eguagliare un incontro in persona; questo è dimostrato dal fatto che gli incontri non virtuali portano a opportunità di business più fruttuose, dove gli impatti relazionali e finanziari sono significativi, come afferma il 74% dei business travellers. Inoltre, un’analisi della San Diego State University ha sottolineato come le organizzazioni che riprenderanno i viaggi d’affari più rapidamente avranno con buona probabilità un vantaggio competitivo sul mercato rispetto a quelle che posticiperanno questo “ritorno in presenza”.

Si prospetta anche un forte ritorno del viaggio bleisure, sempre più identificato come workation trend: il 53% dei viaggiatori d’affari sta prendendo in considerazione di fare un viaggio in cui coniugare lavoro, divertimento e famiglia, optando soprattutto per le località balneari o “off the beaten track”. Le aziende turistiche possono dunque trarre vantaggio da questa tendenza promuovendo attrazioni locali ed eventi che diventino una motivazione per questo target di prolungare il proprio viaggio.

Noi di Twissen osserviamo come il ritorno del business travel porti con sé un nuovo mindset di viaggio, dettato dalle esigenze emergenti dei lavoratori, abituati a delle modalità di meeting sempre più ibride, e dalla necessità di trovare le migliori soluzioni per coniugare vita privata e lavoro.



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