- 28 Febbraio 2020
- Posted by: Maria Vittoria Bandera
- Categoria: Travellers
L’ultimo Quarterly Report della European Travel Commission (Ottobre-Dicembre 2019) conferma il turismo come terzo più grande settore dell’economia europea e come catalizzatore chiave per la crescita economica. Nonostante le incertezze a livello globale e i rischi correnti, il turismo ha dimostrato la propria resilienza, come già da noi riportato, sebbene vi siano 3 fattori che potrebbero cambiare le previsioni per il 2020:
- Interruzioni continue nel commercio e nella geopolitica che metterebbero a freno il commercio globale;
- Lo scoppio del Coronavirus e le conseguenti azioni intraprese dal governo cinese;
- Una attività economica globale sempre più debole;
Secondo la European Travel Commission, il rallentamento della crescita in Europa dell’indicatore RPK (Revenue Passenger per Kilometer) (+4.2%) riflette un’attività economica a rilento.
Nonostante ciò, L’Europa ha ottenuto risultati positivi con un +4% di arrivi turistici internazionali nel 2019, confermando la sua posizione di regione più visitata al mondo, sebbene ad un ritmo di crescita minore rispetto al 2018 (+6%).
Grazie ad investimenti consistenti nelle infrastrutture e nella promozione turistica, il Montenegro (+21%), la Turchia (+14%) e la Lituania (+10%) hanno assistito alla crescita del numero di arrivi di più del 10%, mentre la Slovacchia (+9%), i Paesi Bassi (+8%), la Serbia (+7%) e il Portogallo (+7%) hanno superato la media.
Se la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina sembra affievolirsi, non si può dire lo stesso per la battaglia che la Cina sta combattendo contro COVID-19, le quali conseguenze si riflettono nelle proiezioni fatte dal Tourism Economics riguardo gli arrivi cinesi, calcolati abbassarsi in uno spettro tra il 7% (caso più favorevole) e il 25% (caso più sfavorevole) nel 2020, paragonati alle stime pre crisi.
In questo scenario di instabilità, gli Stati Uniti rimangono il più grande mercato di provenienza per il lungo raggio verso l’Europa, grazie ad una fortunata combinazione di bassi tassi di disoccupazione, un aumento dei salari e un rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro. Come abbiamo già riportato, i turisti americani stanno vivendo un periodo di condizioni economiche favorevoli che li spingerà a viaggiare di più quest’anno rispetto a quello passato.
Noi di Twissen abbiamo osservato che, sebbene le previsioni per il 2020 siano di cauto ottimismo e di crescita lenta ma costante, lo scoppio e la diffusione in tutto il mondo del corona virus (COVID-19) senza dubbio influenzerà, e sta già influenzando negativamente il settore turistico e le destinazioni che più beneficiavano della domanda cinese.
Graduate of the Master in Tourism Economics and Management of CISET Ca’ Foscari. In 2019 she joins the Twissen Team specialising in Destination Management projects and activities of video editing.