Nomadi digitali e trend nel settore dell’hospitality

I nomadi digitali sono persone che utilizzano la tecnologia per lavorare online, viaggiando costantemente e vivendo uno stile di vita piuttosto nomade. Il concetto è leggermente diverso da quello del workation, che prevede viaggi brevi e sarebbe meno impegnativo del nomadismo full time. La comunità dei nomadi digitali ha subito un boom negli ultimi tempi, soprattutto durante la pandemia da COVID-19. Poiché alcuni Paesi, tra cui la Germania, stanno promettendo la definizione di un quadro normativo per lo smartworking anche dopo la pandemia, si prevede che questo settore crescerà ulteriormente.  

Secondo una ricerca, negli Stati Uniti il numero di viaggiatori che lavorano da remoto è passato da 6,3 milioni nel 2020 a 10,2 milioni nel 2021. Per quanto riguarda l’alloggio, la maggior parte (51%) dei nomadi digitali preferisce alloggiare in hotel, mentre altre opzioni includono soggiornare  presso amici o famiglia (41%), in un Airbnb (36%), in auto, van o camper (21%) o in ostello (16%). Inoltre, Statista ha affermato che il 47% dei nomadi digitali nel mondo è composto da trentenni.

Alcuni fornitori nel settore dell’hospitality stanno adottando e implementando strategie per trarre profitto da questa tendenza. È il caso di Pierre & Vacances, che per il prossimo inverno offrirà ai lavoratori digitali sconti su soggiorni più lunghi e sull’utilizzo del wi-fi nei suoi resort.

Inoltre, in un’intervista rilasciata alla CNBC il cofondatore e CEO di Airbnb, Brian Chesky, ha dichiarato di voler attrarre questo segmento attraverso esperienze che facciano sentire i clienti come se stessero vivendo in una comunità piuttosto che viaggiando verso una destinazione temporanea. Ciò si riflette nella crescente tendenza al co-living e al co-working nel settore dell’ospitalità. Marchi come Outside e Roam offrono molteplici spazi di co-living ai nomadi digitali di tutto il mondo, dando loro la possibilità di creare reti e condividere esperienze. 

Noi di Twissen abbiamo osservato che il segmento dei nomadi digitali sta guadagnando sempre più terreno all’interno del mercato e ha il potenziale per apportare alcuni cambiamenti rilevanti nel settore dell’ospitalità anche dopo la pandemia. La possibilità per molte persone di lavorare in modalità smartworking da qualsiasi destinazione può essere sfruttata dagli operatori del settore anche come modo per affrontare la stagionalità.



Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.