Esperienza e recensioni guidano le scelte di viaggio dei turisti cinesi

Il target di viaggiatori provenienti dalla Cina è, come abbiamo visto in precedenza, uno dei più promettenti per l’industria del Travel & Tourism. La loro capacità di spesa, difatti, è una delle più alte, anche se spesso ricondotta a determinati segmenti di turisti. Come riporta HospitalityNet, elaborando l’analisi “Prepare for Turbulence: The Chinese Traveler of Today and Tomorrow” di Oliver Wyman, impresa che opera nella consulenza e nel management, la spesa media dei turisti cinesi per i viaggi è cresciuta del 3,5% nel 2016, ed evidenzia alcuni trend di viaggio che potrebbero caratterizzare il 2017.

Da questa ricerca emerge che la spesa per lo shopping, che rappresentava ben il 41% del totale del budget di viaggio, è sceso al 33% nel 2016, in particolare nel Regno Unito, nonostante la sterlina debole conseguentemente al referendum Brexit. Lo shopping era, difatti, la seconda maggiore motivazione di viaggio, dopo la visita ai luoghi e monumenti di interesse. Ad oggi, invece, questa è stata sostituita dal “divertimento e intrattenimento”. Il numero di viaggiatori cinesi è in crescita, e ci si aspetta che raggiunga 150 milioni di turisti nel 2017, rappresentando quindi un grosso potenziale per i player dell’industria turistica. HospitalityNet riporta per come questo target sia soggetto a cambiamenti repentini, e quindi l’essere dinamici nell’accoglierli risulta essere una caratteristica fondamentale. I turisti cinesi stanno dirigendo il loro interesse verso l’esperienza ed il benessere, che comprende la scoperta dell’enogastronomia locale fino al turismo d’avventura.

Un ulteriore trend evidenziato riguarda la grande differenza tra la durata dei soggiorni. I soggiorni a breve termine, difatti, divengono sempre più corti e sempre più in destinazioni vicine alla Cina, quindi in Asia, oppure in Cina, prediligendo dunque le cosiddette staycation. D’altro lato, i soggiorni a lungo termine diventano invece sempre più lunghi. In particolare, nell’organizzazione di questi, è stato registrato un forte declino degli agenti di viaggio, dal 15% nel 2015 al 2% nel 2016. In crescita invece i viaggi programmati individualmente, dal 49% al 74%. Diversa anche la composizione dei gruppi di viaggiatori: in calo i turisti che viaggiano da soli, dal 12% al 6%, mentre crescono i viaggi in coppia, dal 46% al 59% e con la famiglia, dal 12% al 24%.

Infine, il report sottolinea come questo target di turisti si affidi molto ai siti di recensioni online nella scelta della struttura ricettiva: ma non si tratta delle piattaforme più popolari in occidente, come Tripadvisor, bensì quelle specificatamente rivolte al mercato cinese, come Mafengwo, Dianping, Tuniu, Qyer, e Lvmama. Per risultare più competitivi agli occhi di questo target, quindi, risulta necessario per le strutture ricettive essere presenti sui metamotori e le OTA quali Ctrip, Qunar ed Elong.

Noi di Twissen abbiamo osservato che il target dei turisti cinesi presenta delle caratteristiche e delle abitudini di viaggio mutevoli, e che restare al passo con questi diventa imprescindibile per rimanere competitivi sul mercato. La presenza sulle piattaforme di prenotazione e recensione da loro preferite, inoltre, è fondamentale per raggiungere questo target.



Author: Martina Baldo
She graduated in Intercultural Development of Tourism Systems and she has a passion for foreign languages and cultures. Since 2016 she works as administration and tourism project manager at Twissen.

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