- 4 Maggio 2017
- Posted by: Martina Baldo
- Categoria: Politiche & fondi

La preoccupazione verso la sostenibilità ambientale è un trend che trova riscontro in molti settori. Nell’industria del Travel & Tourism, gli operatori stanno prestando sempre più attenzione alla sostenibilità sia nel settore alberghiero che in quello dei trasporti, come ad esempio negli aeroporti. Come riportato dal World Economic Forum, molte città stanno adottando delle misure e delle politiche sempre più eco-friendly. E’ il caso di alcune città europee che si stanno orientando verso l’indipendenza dalle automobili, per lo più nei centri urbani. Per esempio, Madrid entro il 2019 prevede di rendere la Gran Vía, ossia la via principale della città, completamente libera dai mezzi privati a quattro ruote. Altre città europee che si stanno muovendo in questa direzione sono Oslo (Norvegia), con un piano di sviluppo di piste ciclabili che rimpiazzeranno parzialmente le strade, Amburgo (Germania), Copenhagen (Danimarca) che prevede la costruzione di una “superstrada” per biciclette, Parigi (Francia), Atene (Grecia) che assieme a Madrid, Parigi e Londra prevede il divieto di circolazione delle macchine a motore diesel entro il 2025, Londra (Regno Unito) e Bruxelles (Belgio) che, dopo Copenhagen, denota la maggiore zona car-free in Europa.
Una soluzione che, nel frattempo, sta prendendo piede nelle città europee è quella del car sharing. Assieme al bike sharing e al bus sharing, rappresenta ad oggi uno dei trend di maggiore successo. Gli investimenti in questo campo, difatti, sono numerosi. Recentemente TravelCar, compagnia di car sharing francese, ha beneficiato di un round di investimenti del valore di 15 milioni di euro da parte della compagnia di veicoli PSA Group e dalla compagnia di assicurazione MAIF. Ad oggi, TravelCar è attiva in 10 Paesi europei, e permette ai clienti di affittare la propria autovettura ad terzi, in cambio di una percentuale di guadagno nonché della possibilità di parcheggiare gratuitamente presso aeroporti, stazioni e centro città. Lo stesso PSA Group ha recentemente lanciato Free2Move, un’applicazione mobile che offre un’unica piattaforma comprendente 20 operatori attivi nella condivisione di auto, biciclette e scooter. In Italia, il car sharing sta riscontrando notevole successo a Milano. Nella metropoli opera difatti car2go, che conta quasi 400mila utenti. Torino ha invece visto negli ultimi mesi un aumento del 54% dell’utilizzo delle vetture delle compagnie di car sharing, e punta a mantenere questo trend di crescita nei prossimi anni.
Nonostante ciò, questa tipologia di mobilità è guardata a volte con diffidenza, per ragioni principalmente legate alla sicurezza. Difatti, anche se nel 2016 il totale delle ricevute emesse dalle compagnie di ride sharing ha per la prima volta superato quelle emesse dai tradizionali operatori del settore di trasporto su gomma, risultati contrastanti vengono evidenziati da un report di AirPlus International. La società, che si occupa di analizzare le spese aziendali legate ai viaggi a scopo di business, ha condotto un sondaggio a livello mondiale su più di 2mila persone tra business travellers e responsabili delle trasferte. Il sondaggio ha rivelato che, sebbene chi viaggia per affari sia incline ad affidarsi ai servizi di ride sharing per l’esperienza di viaggio alternativa (84%) e la convenienza economica (82%), ben il 49% delle aziende non permette il loro utilizzo ai propri dipendenti, per la difficoltà legata alla gestione dei report di viaggio e per i possibili rischi legati alla sicurezza e all’assicurazione. In Europa, l’Italia si trova controcorrente a questo trend, il 38% delle aziende permette infatti l’utilizzo dei servizi della sharing economy nei trasporti; si pensi che in mercati come India e Cina, la percentuale si aggira attorno al 60%.
Noi di Twissen abbiamo osservato che la sharing economy nel settore dei trasporti sia un trend che fa da complemento alla volontà di molte amministrazioni di rendersi indipendenti dalle automobili. Il car sharing, assieme al bus sharing, è un settore che ha potenziale di crescita, specialmente nel segmento dei viaggiatori d’affari. Per andare incontro alle esigenze aziendali, però, potrebbero essere necessarie alcune modifiche che facciano percepire maggiore sicurezza e strumenti di controllo di spese e documenti fiscali.

She graduated in Intercultural Development of Tourism Systems and she has a passion for foreign languages and cultures. Since 2016 she works as administration and tourism project manager at Twissen.