- 29 Giugno 2021
- Posted by: Twissen
- Categoria: Destinazioni

Twissen collabora con SL&A nel proporre aggiornamenti costanti sul turismo nell’era-Covid. La Newsletter di SL&A elabora previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili. Le opinioni, per quanto importanti vengono lasciate ai nostri lettori: decisori, manager, operatori e professionisti del settore.
23 giugno. TANTI QUESITI, UNA SINTESI: TRE VELOCITÀ. “Siccome questa pandemia non finirà, ci dovremo convivere almeno per un po’, tra vaccini e mascherine e distanziamenti e cure. Come già succede per l’AIDS, ma senza neanche il bene di un vaccino”, si legge su “Il Tirreno” a firma di Stefano Landi. “E questo implica tre tempi e tre spazi conseguenti. Nel 2020 e nel 2021, secondo tutti i consuntivi e le previsioni affidabili, il turismo interno ci sosterrà, portando risultati anche più soddisfacenti che nel 2019, soprattutto negli spazi aperti: montagne, mari, campagne, laghi, cammini, ciclabili. Molto meno nelle città, negli spazi chiusi ed accalcati. Nel 2022-2023 ricominceremo a vedere in massa i turisti europei e gli Israeliani, almeno quanti prima, forse anche di più. Oltre a tutto quello che cercano gli Italiani (vedi sopra), vorranno vivere a fondo la nostra identità ed i nostri modi di vita, esperienze di immersione e trasformazione che noi possiamo proporre loro molto più e meglio di altri. Dal perdersi nei boschi per poi ritrovarsi in una malga, dall’imparare a fare la spesa per poi cucinare italiano, dall’ammirare un dipinto per poi impararne le tecniche e magari farne una copia. Dopo, a partire dal 2024 e chissà fin quando, ricominceranno i grandi giochi senza frontiere, di cui prima avremo solo le avvisaglie: USA, Canada, Russia, Cina. Ci vorrà più tempo per Brasile, India e altri Paesi e Continenti che più tardi hanno cominciato a preoccuparsi e a vaccinarsi.
E, dentro di noi, consumatori turisti, da qualunque parte del Paese o del Mondo proveniamo, che cosa sarà cambiato o dovrà ancora cambiare? Avremo voglia di natura, di acqua pulita, di aria e di respiro, di pedalare e camminare, di cibi sani e curati, di spiritualità che non è solo religione ma soprattutto armonia con se stessi. E queste ci sembreranno condizioni indispensabili per le nostre scelte fuori casa, non certo soltanto optional.
Dal lato dell’offerta, nel turismo italiano, abbiamo avuto mesi per adeguarci, sotto sotto sapevamo già che la deriva sarebbe stata questa, anche prima del Covid. Se non lo abbiamo ancora fatto, adesso dobbiamo correre. Altrimenti non ci sono più scuse: il tempo scade presto.”
21 giugno. CHI PRIMA, CHI DOPO. E IL BUSINESS? Uvet commenta i dati di STR-Tourism Economics riportando un grafico eloquente: il turismo “domestico” viene dato in totale recupero entro luglio.
Per i viaggi di lavoro, se guardiamo ad esempio i dati delle aziende statunitensi, vediamo che solo un terzo di esse hanno già ricominciato a far viaggiare i propri dipendenti. L’intenzione di ricominciare è però in netto aumento: a maggio 2021 il 44% delle Aziende intervistate ha confermato la propria volontà di riprendere i viaggi d’affari entro 3 mesi.
16 giugno. BIKE BOOM, NO CAR RENTALS. Expedia lo chiama “bike boom”, stiamo parlando della crescita esponenziale di chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze su due ruote in Italia. Un trend, questo, che già nel 2019 aveva fatto del cicloturismo un’industria da 55 milioni di pernottamenti, con una spesa complessiva di 4.7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale dei ricavi provenienti dal settore, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionale dei turisti. Durante gli ultimi 12 mesi, centinaia di città in tutta Europa hanno adattato le proprie strade per rendere più semplice camminare e andare in bicicletta. I dati raccolti da Expedia Group mostrano che le destinazioni cicloturistiche italiane sono tra le più popolari per i soggiorni da giugno ad agosto 2021. Infatti, i dati hanno mostrato un aumento di interesse settimana su settimana per destinazioni come il Lago Maggiore, il Lago di Garda, il Lago di Como, l’area di Trieste, e infine la Puglia.
Intanto la pandemia frena pesantemente noleggio auto e car sharing. Lo conferma il rapporto annuale Aniasa, che dopo sette anni di record di immatricolazioni e fatturato, archivia un 2020 grigio: 335.000 immatricolazioni (-32% sul 2019). Per il rent a car a breve termine, i noleggi scendono del 60% e gli operatori prevedono il ritorno ai livelli pre-pandemia solo nel 2023.
15 giugno. RAGGIO CORTO, COME SEMPRE. Anche quest’anno l’Italia si riconferma regina dell’estate, con il 33,3% del campione che sceglierà la regione di residenza: questo il dato che emerge dall’indagine dell’Istat, che sottolinea anche come solo il 6,2% preveda di andare all’estero. Inoltre, come riportato dal Sole 24Ore, per oltre 6 residenti su 10 (63,6%) del Centro-nord la destinazione di vacanza sarà una regione italiana diversa da quella di residenza, mentre per il Mezzogiorno prevale la scelta di rimanere nella propria regione (56,3%). Niente di nuovo: storicamente, il 60% egli Italiani fa la vacanza principale nella propria regione, o in una immediatamente confinante.
La sistemazione in albergo, hotel o pensione viene preferita dal 34% del campione, seguita a breve distanza dalla casa/appartamento di proprietà (32,4%) e dalla casa/appartamento in affitto(26,3%), e anche questa assoluta prevalenza della casa è una tradizione tutta italiana. Il 7,8% ha intenzione di soggiornare in campeggio mentre solo il 3,6% sceglie il villaggio turistico. La maggioranza degli intervistati prevede di trascorrere un periodo di vacanza tra giugno e settembre 2021 in una località diversa da quella di residenza: con certezza il 22,3%, e probabilmente il 27,8%. Ma un terzo degli intervistati è certo che non andrà in vacanza. Riappare la differenza fra Nord e Mezzogiorno del Paese: nel Nord–ovest la quota di chi dichiara che andrà in vacanza è del 59,7%, mentre fra i residenti nel Mezzogiorno è del 39,1%. Infine, l’intenzione di andare in vacanza è predominante per coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni e per quelli tra i 30 e i 49 anni, ma la durata complessiva delle vacanze non supererà i 14 giorni.
15 giugno. COLPI DI CODA. La forte circolazione delle varianti del virus in Gran Bretagna rischia di bloccare ancora i viaggi dei turisti inglesi e Tui si è vista costretta a estendere a luglio le cancellazioni delle vacanze estive anche per l’Italia, oltre che per Grecia, Croazia, Cipro, Malta e Spagna. Secondo quanto riportato da TTG Media nel caso delle partenze per il nostro Paese l’operatore le ha cancellate fino al 4 luglio, così come è accaduto per tutti i viaggi alla volta di Croazia, Cipro, Grecia, Malta, Spagna e, sul lungo raggio, Aruba e Giamaica. Annullate fino all’11 luglio, invece, le partenze per Bulgaria, Turchia, ma anche Capo Verde, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Egitto, Messico, Marocco e Tunisia.
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