- 9 Dicembre 2022
- Posted by: Twissen
- Categoria: Destinazioni
Twissen collabora con SL&A nel proporre aggiornamenti costanti sul turismo nell’era-Covid. La Newsletter di SL&A elabora previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili. Le opinioni, per quanto importanti vengono lasciate ai nostri lettori: decisori, manager, operatori e professionisti del settore.
2 dicembre. PONTE LUNGO, LA PRIMA NEVE AFFASCINA. Per Federalberghi-ACS il ponte dell’8 dicembre vedrà 12,3 milioni di Italiani in vacanza, per il 94% restando in Patria, valore in crescita rispetto al 2021. Il mercato interno sta riprendendo alla grande e beneficia le mete nazionali, e infatti andremo soprattutto in montagna (28,5%) e poi nelle città. Come alloggio preferito si conferma la casa, che arriva al 45 % delle scelte complessive, soprattutto se si può contare su quella di parenti e amici. Alberghi e Villaggi mantengono un buon 30%, mentre i bed & breakfast si sono conquistati la ragguardevole fetta del 14,4%. Nel caso degli alberghi la prenotazione diretta e i portali se la giocano quasi alla pari, intorno al 44% delle scelte. La ragguardevole spesa di oltre 4 miliardi va soprattutto nel piatto e nel bicchiere: ci mangiamo e beviamo quasi un terzo di tutto il budget. Con il calo dell’allarme-Covid si allunga il periodo di prenotazione: quasi tutti abbiamo scelto nella prima settimana di novembre, un buon indicatore per chi vuole comunicare e vendere destinazioni ed esperienze.
2 dicembre. MA LA SETTIMANA BIANCA E’ UN PRODOTTO DECLINANTE. Anche JFC per Skipass conferma la tendenza pre-Covid: tra i prodotti turistici “maturi” si inserisce sempre più nettamente anche la formula della Settimana Bianca. Il fattore prezzo esacerba la tendenza, se è vero che si spenderà l’11% in più per una settimana, ma addirittura il 13,5% per un weekend. D’altra parte lo sci, soprattutto nelle località storicamente “stelle alpine” come Madonna di Campiglio e Cortina d’Ampezzo, non ha mai avuto il pregio della convenienza. Se la domanda soffre un aumento di prezzo quasi allineato con l’inflazione, vuol dire che è anche la classe medio-alta a non passarsela molto bene.
1 dicembre. POCA ACQUA, TROPPA ACQUA . La narrazione dei fiumi si dibatte tra siccità ed alluvioni, come se mancasse un centro, una normalità vivibile ed anzi piacevole. La scelta del Po si avvia ad essere diversa grazie a ingenti risorse del PNRR ma non solo, dedicate alla rinaturazione (tra l’altro, un milione di nuovi alberi previsti), alla navigazione, alla ciclovia VenTo, alla valorizzazione turistica del Delta, e così via. “Verso una visione strategica per il Po”, evento tenutosi a Piacenza, ha posto le basi di tutto questo percorso. Voluto dalla Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo e accompagnato da SL&A Turismo e Territorio, il percorso svilupperà una progettualità integrata tra i vari settori e i vari territori, la condividerà e la proporrà durante una serie di eventi che vedranno coinvolte anche Parma, Ferrara e Goro.
novembre. FA SCINTILLE, MA DURA POCO: E’ IL LAVORO NEL TURISMO. A sancirlo è la Banca d’Italia, secondo la quale il comparto turistico impiega circa il 10 per cento dei dipendenti regolari del settore privato non agricolo. Nel 2021 le attività turistiche hanno contribuito per oltre un quinto alle assunzioni totali, mentre fra gennaio e ottobre di quest’anno l’incidenza è stata circa un quarto. La domanda di lavoro nel settore è inoltre caratterizzata da ampie oscillazioni mensili che riflettono soprattutto la stagionalità dei flussi turistici. Negli ultimi anni la periodicità tipica delle attività turistiche è stata però alterata dalle misure restrittive e dai comportamenti individuali attuati per contrastare la pandemia. Nel 2022 invece il profilo temporale del saldo occupazionale è stato simile a quello precedente l’emergenza sanitaria, mostrando una rapida crescita già da marzo. Si è inoltre osservata una riduzione del turnover dei lavoratori, che potrebbe segnalare una maggiore durata dei contratti: nel 2019 per 100 posizioni lavorative ne venivano attivate circa 12 e ne venivano cessate altrettante; entrambi i valori sono scesi adesso intorno a 10.
DA ITALIA.IT – COMINCIA BENE L’ERA JELINICH
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