- 7 Luglio 2017
- Posted by: Francesco Redi
- Categoria: Destinazioni
Il turismo in Croazia è un settore che, negli ultimi anni, ha registrato margini di crescita notevoli. La sua interessante competitività di prezzo e la sua offerta improntata al turismo “Sea & Sun” sono riuscite ad attirare flussi turistici internazionali, specialmente durante la stagione estiva.
Il World Economic Forum, nel suo “Travel & Tourism Competitiveness Report 2017”, la posiziona 32esima su 136 Paesi per competitività turistica. I punti di forza della destinazione risultano essere le infrastrutture turistiche (5°), le risorse naturali (20°), la sostenibilità ambientale (21°) e la propensione verso l’internazionalizzazione (26°). Al contrario, risultano migliorabili la qualità delle infrastrutture aeroportuali (78°), le strategie di branding della destinazione esistenti (105°) e il budget che il Governo dedica alle politiche dirette al Travel & Tourism (116°).
Come l’Ente Nazionale per il Turismo Croato ha riportato a Twissen, “il settore turistico in Croazia nel 2016 ha registrato un totale di 15.596.967 arrivi (13.809.250 arrivi internazionali), con una crescita dell’8,7%, ed un totale di 78.061.087 presenze (72.196.821 presenze internazionali), con una crescita del 9% rispetto al 2015. Il mercato d’origine principale è l’Europa, seguita da Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud, Canada e Australia”.
Come riporta il World Travel & Tourism Council nel “Travel & Tourism Economic Impact 2017”, nel 2016 il contributo diretto del turismo al PIL del Paese è stato di circa 5,002mln di euro (HRK 37,017.7mln), ossia il 10,7% del PIL totale. Il WTTC prevede che questo dato possa crescere fino a rappresentarne il 14% nel 2027. Il contributo totale, che comprende quello indiretto ed indotto, è stato invece di circa 11,500mln di euro (HRK 85,173.4mln), ossia il 24,7% del PIL. Dalla stessa pubblicazione è deducibile il grosso impatto che il segmento leisure e gli arrivi internazionali hanno sul settore turistico del Paese. Lo scorso anno la spesa nel segmento leisure ha rappresentato il 92,1% del contributo diretto al Travel & Tourism; la spesa dei turisti internazionali ne ha rappresentato invece l’83,7%.
Lo sviluppo turistico in Croazia è regolato dalla Strategia di Sviluppo Turistico Croato fino al 2020, pubblicato dal Ministero per il Turismo nel 2013. Il Piano, oltre allo sviluppo del settore, ha lo scopo di delegare alcune competenze in materia turistica ad enti locali, incoraggiare gli investitori e di costituire una base per accedere ai fondi europei. Lo stesso Piano, però, ha evidenziato la necessità di differenziare l’offerta turistica della destinazione attraverso la creazione di prodotti turistici innovativi, sottolineando la forte stagionalità del settore turistico. Nonostante vi sia la volontà di rafforzare tutti i livelli della catena di valore turistica e di allungare la stagione estiva, tra i nuovi prodotti strategici vi sono il turismo nautico, con la costruzione di 15mila nuovi attracchi, la promozione del Paese come destinazione per il turismo sanitario e l’organizzazione di eventi nel segmento MICE. Il Piano rende infine chiaro l’intento del Governo di voler posizionare la Croazia, entro il 2020, tra i 20 Paesi più performanti al mondo in termini di competitività turistica. In numeri, il Governo ha previsto investimenti per 7 miliardi di euro da stanziare nel settore, l’aumento dello share alberghiero dal 13% al 18%, la creazione di 30mila posti di lavoro nel settore e l’aumento della spesa turistica nazionale ed internazionale fino a 14mld di euro. L’Ente Nazionale per il Turismo Croato prevede un totale di 800 milioni di euro di investimenti nel settore turistico quest’anno, di cui 300 milioni nel settore pubblico e 500 nel settore privato. Le istituzioni croate stanno inoltre lavorando nell’ottica di facilitare gli investitori e di mettere a disposizione più terreni demaniali.
La cooperazione internazionale è un ulteriore fattore chiave per lo sviluppo turistico del Paese. “L’Ente Nazionale per il Turismo Croato coopera con l’Ente per il Turismo Sloveno dal 2010. Questa cooperazione include la promozione congiunta dei Paesi in mercati geograficamente distanti come Cina, Giappone, Corea del Sud, Brasile ed altri. Croazia e Slovenia lavorano assieme a di settore e workshop, che sono alcuni degli strumenti principali che utilizziamo per promuoverci ai mercati più lontani”.
Fonte: Ministry of Tourism of Republic of Croatia, Croatian Tourism Development Strategy till 2020
Tra gli investimenti privati più interessanti, Valamar Riviera, compagnia croata che gestisce hotel e resort, ha in programma un investimento di circa 300 milioni di euro entro il 2020 per la costruzione di alcuni resort lungo la costa. Entro il 2019 è prevista invece l’apertura di un hotel della catena di lusso Four Season Hotels and Resorts, un progetto del valore di circa 135mln di euro.
Come è stato riportato a Twissen, la Croazia ospita molti festival quest’anno: l’Ultra Europe Music Festival, il Fresh Island Festival e il Seasplash Festival a giugno, l’MTV Summerblast ed il Membrain Festival ad agosto, il Dimensions e l’Outlook festival a settembre. La Croazia ospita anche molti altri eventi di portata internazionale, come il Red Bull Air Race, il Tour of Croatia, lo Swatch Beach Volleyball Major Series.
La Croazia è una destinazione prevalentemente sicura. Come riporta lo UK Foreign Travel Advice la Croazia, come il resto del continente europeo, non è totalmente al sicuro dalla minaccia derivante dal terrorismo internazionale. In particolare, però, raccomanda di prestare attenzione agli episodi di microcriminalità locale.
Noi di Twissen abbiamo osservato che la Croazia è una destinazione turistica su cui gli operatori possono investire sviluppando nuovi prodotti in diversi segmenti, superando l’offerta “Sea & Sun”. Questo è reso possibile dalle politiche governative favorevoli e dai forti elementi di attrattività che la Croazia presenta come destinazione turistica.
President and founder at Twissen. Manager in Local Development, Tourism Policies, EU Funds. He cooperates with several European universities, public bodies, development agencies, DMOs and enterprises.