La Cina riapre: tra accortezze e opportunità

Dopo tre anni di restrizioni, l’8 gennaio, la Cina ha riaperto al turismo inbound e outboundSecondo uno studio di dicembre 2022, il 17% degli intervistati ha affermato che avrebbe viaggiato all’estero non appena le restrizioni fossero state allentate, mentre un 52% lo avrebbe fatto entro un anno.
Una notizia sicuramente positiva, tuttavia la nuova ondata di casi positivi in Cina rende necessario per destinazioni e operatori turistici tener conto delle implicazioni che questo avrà sullo scenario futuro. 

Ecco 5 aspetti da considerare per trarre beneficio dall’apertura senza però sprecare risorse che potrebbero essere investite su target più vicini. 

  1. Pandemia e sicurezza: Ad oggi numerosi Paesi hanno introdotto l’obbligo per i turisti cinesi di effettuare un tampone prima della partenza. I cittadini cinesi sono abituati a sottoporsi regolarmente ai test covid e ne avranno bisogno prima di tornare a casa, quindi, da questo punto di vista un test in più non dovrebbe impedire loro di viaggiare. Tuttavia, con un’ampia scelta di destinazioni per il loro primo viaggio all’estero dopo la pandemia, quella che non richiede il test apparirà più accessibile e più facilmente raggiungibile.
  2. Destinazioni: Per il momento le mete più ricercate secondo ForwardKeys sarebbero Macao, Hong Kong, Tokyo, Seoul, Taipei, Singapore, Bangkok, Dubai, Abu Dhabi e Francoforte. È evidente che almeno per il primo periodo i viaggi dei turisti cinesi al di fuori del proprio Paese avranno come mete principali i paesi asiatici, geograficamente più vicini.
  3. Tempistiche: Secondo TTG Asia, il primo quadrimestre dell’anno si focalizzerà su viaggi per lavoro o per studio, più che leisure travel, la cui vera ripartenza è prevista per il secondo quadrimestre fino a raggiungere i livelli pre pandemici verso la fine dell’anno. 
  4. Target: Dragon Trail sostiene che i primi a viaggiare saranno i turisti indipendenti e nella fascia d’età più giovane, probabilmente millenials o Gen-Z. Principali motivazioni di viaggio saranno la cucina locale ed esperienze uniche legate alla cultura del posto.
  5. Digital: I social media cinesi (69%), i siti web di viaggi e le OTA (49%), i KOL e i blog di viaggi (45%) sono le fonti di informazione più importanti sulle destinazioni di viaggio per i consumatori cinesi. Nel periodo di ripresa, i canali digitali, l’acquisto di spazi pubblicitari e l’utilizzo degli influencer saranno tutti fondamentali per il marketing. Come dimostra uno studio di Dragon Trail, ITB China e COTTM, WeChat resterà uno dei canali principali per la ricerca e per la prenotazione di viaggi ed esperienze.

Noi di Twissen osserviamo che, nonostante la riapertura dei confini, viste le implicazioni sopracitate, il segmento cinese rimarrà ancora marginale per il prossimo periodo. Risulta necessario studiare i target che atterreranno per primi in Europa, così da definire in maniera efficace la propria strategia di comunicazione nel breve, medio e lungo termine.  



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