Offerte ibride: il futuro dell’hospitality

Lo smart working sta prendendo sempre più piede in seguito alla pandemia da Covid-19. Nel 2021, il 16% dei lavoratori italiani continuerà a lavorare da remoto. In America, l’84% degli intervistati a favore dello smart working dichiara di essere disposto ad accettare una riduzione della paga del 5% pur di continuare con il telelavoro. I vantaggi del lavoro da remoto sono molti: miglioramento della work-life balance, più spazio per il self-care, per gli hobby e la famiglia. Oltre ad un’accresciuta autonomia lavorativa, flessibilità e conseguente produttività.

Emergono delle opportunità di business per il settore dell’hospitality, che dovrebbe cominciare a considerare il crescente segmento dei nomadi digitali come una grande opportunità per recuperare i danni economici dovuti alla pandemia. I cosiddetti workation travelers sono infatti principalmente interessati a soggiorni lunghi in location attrattive, che rispondano alle loro necessità. Molti hotel sono già specializzati nell’offrire servizi di ospitalità e ancillary, come la ristorazione e tour personalizzati, ma devono adattare i loro spazi alle necessità di questi nuovi clienti.

Colliers descrive gli hotel specializzati in hybrid hospitality come fornitori di spazi di lavoro piacevoli e stimolanti, supportati da buoni servizi di giorno e camere d’albergo di notte. Devono rispettare alcune qualità fondamentali, quali ad esempio: 

  • locali chiusi, sale riunioni e spazi di coworking; 
  • una sala lounge generale che offra opportunità di socializzazione e networking; 
  • stanze d’hotel utilizzabili anche come spazi di lavoro; 
  • servizi e orari di lavoro flessibili; 
  • un’esperienza hospitality-first; 
  • un ambiente stimolante e dinamico.  

Molti hotel in tutto il mondo hanno già iniziato a sperimentare offerte in questo segmento, con buoni risultati. Il pioniere della hybrid hospitality è stato Zoku ad Amsterdam, che fornisce spazi di coworking stimolanti così come WorkLoft privati. Anche Accor ha lanciato il suo brand di coworking, WOJO, implementando spazi di lavoro nei propri hotel in tutta Europa. Inoltre, Airbnb inserisce nel Winter Release alcuni filtri per la migliore valutazione di un luogo come “remote working approved”.

Noi di Twissen abbiamo osservato come implementare offerte ibride possa creare ulteriore valore per le strutture alberghiere e incrementare le performance derivanti da un target che risulta essere in rapida crescita. La hybrid hospitality genera benefici anche per i residenti in smart working che potranno accedere agli spazi di lavoro negli hotel per periodi di tempo molto flessibili e, nei casi migliori, a prezzi vantaggiosi.



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