- 25 Febbraio 2020
- Posted by: Martina Baldo
- Categoria: Travellers

Attualmente, lo scenario economico mondiale sta affrontando una sfida molto importante, tristemente connotata da un’emergenza sanitaria che tutti conoscono con il nome di Coronavirus (COVID-19).
Il settore del Travel ne sta risentendo fortemente. Come riporta Bloomberg, l’effetto negativo sul turismo mondiale non sembra fermarsi – anzi, pare accelerare.
Viene riportato che, allo stato attuale, circa il 75% dei turisti hanno cancellato i propri viaggi e soggiorni previsti per i mesi di febbraio e marzo nel sud-est asiatico – sicuramente anche causa delle politiche adottate dai singoli Stati – con la paura del virus stesso o di rimanere isolati durante uno scalo. Purtroppo, secondo Bloomberg, gli effetti negativi dell’epidemia si potrebbero protrarre fino almeno al 2021.
Lo “Study on the Competitiveness of the EU tourism industry” della Commissione Europea offre agli operatori del Travel un’interessante analisi per mettere a punto delle strategie efficaci per affrontare i periodi di crisi come quello attuale.
Lo studio propone una matrice che ipotizza come la domanda turistica sia influenzata da diversi fattori, anche negativi naturalmente, dalla quale risultano quattro scenari possibili che includono diverse variabili di incertezza. La matrice comprende due variabili fondamentali: il costo dell’energia e la crescita economica globale.
Fonte: “Study on the Competitiveness of the EU tourism industry”, European Commission: Directorate General Enterprise and Industry – Tourism Unit, 2009
Nonostante l’emergenza sanitaria non sia inclusa nelle variabili indicate, la matrice offre degli scenari utili ed applicabili a molte situazioni, compresa quella attuale.
Il primo scenario, chiamato “The world is our village, the sky is the limit”, rappresenta la situazione ottimale per il settore del Travel: le condizioni favorevoli garantiscono più viaggi a più persone, libertà di movimento, soggiorni più lunghi, incremento dei turisti nelle destinazioni del turismo non di massa.
Nel secondo scenario, chiamato “Europe as a backyard for low cost travelling”, l’alto costo dell’energia porta alla richiesta di viaggi low-cost e, nel leisure, al prediligere le mete più vicine alla propria residenza. I business travel continuano a crescere.
Nel terzo scenario, chiamato “More price/quality-conscious travelling”, è il basso costo dell’energia che traina la crescita – sebbene moderata rispetto al primo scenario. In questa situazione, il leisure cresce a sfavore del business: avendo meno possibilità economiche, i turisti cercano viaggi di qualità, che valgano la spesa, e con un buon rapporto qualità-prezzo.
Il quarto scenario, chiamato “The balcony experience”, è quello più sconfortante, ed è caratterizzato da un alto prezzo dell’energia e da una debole crescita economica. Vi sono tutti i presupposti per una “balcony experience”, ossia per una gita fuori porta. L’incertezza economica fa si che vengano preferiti i viaggi brevi, vicini a casa.
Noi di Twissen, applicando la matrice con fattori differenti – come specifica lo stesso studio – abbiamo osservato che lo scenario che più si avvicina alla situazione attuale è quello della balcony experience, dove l’emergenza sanitaria sta limitando le possibilità di viaggio. Strategia vincente per gli operatori turistici può essere un focus su target geograficamente più vicini, proponendo esperienze che motivino spostamenti brevi.

She graduated in Intercultural Development of Tourism Systems and she has a passion for foreign languages and cultures. Since 2016 she works as administration and tourism project manager at Twissen.