- 7 Aprile 2017
- Posted by: Francesco Redi
- Categoria: Destinazioni

Il turismo in Austria è un settore fortemente orientato al leisure. Come viene descritto nel “Travel & Tourism Economic Impact 2017” del World Travel & Tourism Council appena pubblicato, nel 2016 l’84,1% del contributo diretto del Travel & Tourism è stato rappresentato dalla spesa turistica a scopo di leisure. Nonostante ciò, il segmento business è in crescita, rappresentandone il 15,9%. Come riportato dal World Economic Forum nel “Travel & Tourism Competitiveness Report 2017”, l’Austria si trova al 12° posto su 136 Paesi analizzati per competitività turistica. Come destinazione, può contare sulle sue infrastrutture e servizi ai turisti (1° posto), sulla sostenibilità ambientale (2° posto), su un ottimale organizzazione del trasporto su gomma (8° posto), su un ambiente naturale attrattivo (8° posto) e su una forte politica di branding della destinazione (11° posto). Il punto debole della destinazione è invece la competitività dei prezzi (125° posto). Nel 2016, come riportato dal WTTC, il contributo diretto del turismo è stato di 19,5mld di euro, una cifra importante che ha rappresentato il 5,6% del PIL. Il contributo totale, compreso quello indiretto ed indotto, è stato invece di 54,4mld di euro, ossia il 15,6% del PIL, ed è previsto possa crescere fino a 72mld nel 2027.
Come evidenziato nel “Tourism Trends and Policies” dell’OECD, nel 2010 il Ministero Federale per la Scienza, Ricerca ed Economia, che ha la competenza in ambito di politiche per il turismo, ha pubblicato la Strategia Nazionale per il Turismo che ha l’obiettivo principale di aumentare la sinergia e la cooperazione tra il livello nazionale e quello regionale. Le sfide che l’Austria si trova ad affrontare come destinazione turistica riguardano la forte stagionalità ed il miglioramento dell’accessibilità, che presenta alcune problematiche relative alla conformazione montuosa del suo territorio. Come riporta Tourism Review, l’Austria si trova ad affrontare un problema legato ad uno dei fattori chiave del suo successo: lo sci alpino. La sua pratica sta difatti compromettendo i paesaggi e la sostenibilità ambientale che caratterizzano questo Paese, attraverso un’intensa attività di deforestazione e di costruzione di strutture. Si pensi, ad esempio, che vi sono ben 17 mega-resort dedicati allo sci alpino in Austria che si estendono per più di 2mila ettari.
In merito all’accessibilità, all’inizio di marzo il Governo austriaco ha presentato alla IATA il suo piano di dimezzare le tasse sui viaggi aerei a partire dal 2018. Questa scelta, che la IATA invita a prendere come esempio, ha lo scopo di aumentare l’appeal del Paese come destinazione business o per meglio dire bleisure, ossia che riesca ad unire la componente leisure ai viaggi a scopo di business.
Il 2017 sarà un anno importante per il turismo culturale nel Paese, in quanto ricorre il 300esimo anniversario della nascita di Maria Teresa d’Asburgo. Per l’occasione, numerose mostre ed eventi verranno organizzati in tutta l’Austria, e si prevede che i flussi turistici possano crescere in termini di volume, specialmente quelli nazionali.
L’Austria è una destinazione considerata sicura. Come riporta lo UK Foreign Travel Advice, vi è una generale allerta derivante dal turismo internazionale ma, allo stesso tempo, un basso rischio di criminalità locale.
Noi di Twissen abbiamo osservato che l’Austria presenta una forte offerta per il turismo sportivo invernale ma che, se non gestito adeguatamente, potrebbe mettere a repentaglio l’equilibrio della sostenibilità del proprio patrimonio naturalistico, base dell’appeal turistico. Vi sono buone opportunità per il turismo business, vista la propensione della destinazione Austria ad accogliere questo segmento, grazie anche alle politiche governative che ne favoriscono lo sviluppo.

President and founder at Twissen. Manager in Local Development, Tourism Policies, EU Funds. He cooperates with several European universities, public bodies, development agencies, DMOs and enterprises.