Turismo sostenibile: dove è la prossima junk destination?

Nel corso degli ultimi decenni, l’obiettivo principale delle destinazioni turistiche è stato quello di affrontare ed arginare gli effetti negativi di fenomeni come l’overtourism e gli short-term staysi quali hanno contribuito allo sviluppo di forme insostenibili di turismo di massa.  

Nel 2020, con la crisi del settore turistico seguita alla pandemia globale, risulta invece necessario adottare una visione più ampia, che da un lato punti ad una rapida ripresa a livello globale e dall’altro sfrutti questo momento per ripartire in maniera più sostenibile garantendo una crescita resiliente nel lungo termineAnche a livello europeo viene ribadita l’importanza di uno sviluppo sostenibile del turismocon particolare riferimento ai seguenti ambiti: 

  • trasporti,  
  • diversificazione dell’offertaper distribuire i flussi turistici e combattere la stagionalità,  
  • valorizzazione della diversità paesaggistica e culturale europea 
  • promozione di marchi che certifichino prodotti e servizi compatibili con l’ambiente.

Con l’emergenza sanitaria in corsoinoltre, la sostenibilità non rappresenta solo un obiettivo ma diventa un prerequisito per la ripresa del settore turistico. Ciò verrebbe anche giustificato dalla correlazione tra infezione virale e alti livelli di inquinamento atmosfericole cui polveri sottili svolgono la funzione di carrier favorendo un elevato tasso di diffusione del virus. 
Ecco come la migliore destinazione turistica nella ripresa Post-Covid risulta essere quella non solo sostenibile secondo i criteri classici, ma anche safe and cleanDi conseguenza, prodotti competitivi e destinazioni amene non sono più le uniche condizioni di garanzia per attrarre i turisti, specialmente fintantoché persisteranno problemi legati alla pandemia. In seguito alockdown si è visto infatti come destinazioni minori siano riuscite ad affrontare meglio la crisi, da un lato mettendo in atto strategie di marketing volte a raggiungere un target di valore e dall’altro promuovendo una trasformazione digitale del settore 

Noi di Twissen abbiamo osservato come la crisi causata dal Coronavirus abbia aumentato il divario di posizionamento tra destinazioni. Da una parte quelle con migliori politiche di sviluppo capaci di attrarre turisti di valore e dall’altra le prossime junk destinations le quali, per mancanza di strategie coordinate e orientate al lungo termine, subiranno le tendenze, accogliendo fasce più basse di turisti che, per risparmiare, scelgono servizi di minore qualità



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